Turismo consapevole vuol dire anche avere la consapevolezza di quello che si sta facendo, del luogo in cui si sta andando e di quello che si vuol vedere quando ci si reca in un posto. Quest’anno in particolare c’è stata una vera e propria strage in montagna di escursionisti, che tali non si possono definire: improvvisati, maldestri, non educati, non preparati e noncuranti del territorio. Tutto ciò porta, chiaramente problemi: ci si può far male – e capita – si mette a rischio l’incolumità delle altre persone nel gruppo o peggio ancora, l’incolumità delle persone che incrociamo sul nostro cammino. Spero che questo, particolare articolo, possa in qualche modo far venire la voglia di comprare questo libro e magari, per il prossimo anno arrivare preparati in montagna con un corso CAI.
L’escursionismo non è un gioco
Tutto quello che avreste voluto sapere sull’escursionismo ma nessuno vi ha mai detto, questo il titolo, così come afferma il suo artefice, “è un libello, che viene di getto, chiacchierando con gli amici fidati quando si torna da una cima o si commette l’ennesimo, perdonabile errore, sorprendendosi di essere ancora capaci di sbagliare. Mai stupirsi, la montagna è lì per dimostrarti la fragilità delle tue certezze. Poi esiste l’esperienza, quella che si accumula negli anni, fatta sul campo, che non deve generare nessuna sicurezza e nessuna patente di autorevolezza“. Dai decenni trascorsi a “scarpinare” nascono dunque queste righe messe su carta da Coronati che potrebbero aiutare sia esperti della camminata sia improvvisati a riflettere un po’, attraverso il racconto di fatti e misfatti narrati con tratto leggero ed umoristico. Una pedagogia del sorriso che è forse l’unica che riesce a trasmettere qualcosa. Il testo è accompagnato dalle straordinarie e graffianti vignette di Marcello Morisani.
Introduzione di Carlo Coronati
Un titolo un po’velleitario direte voi. Forse, già nel titolo però, quelli un po’ più “grandicelli”, potranno ricordarsi il film di Woody Allen del 1972 scritto, diretto e interpretato dal celebre attore americano. Lì si trattava di 7 episodi legati al sesso, qui si tratta di 13 episodi (riflessioni) legati alla nostra comune passione che è la montagna e l’escursionismo.
Un piccolo phamplet, un libello un po’ satirico, a tratti polemico su quello che è il mondo della montagna da parte di chi l’ha vissuta ormai da 50 anni.
I temi sono reali ma affrontati in modo surreale ed esperienzale e scaturiscono da riflessioni fatte chiacchierando con amici montanari – anch’essi un po’ vetusti – nel corso di escursioni. Non sono “meditazioni” fatte a tavolino ma pensate sulle rocce, camminando, analizzando comportamenti sempre col sorriso sulla bocca.
Beh, devo dire ci siamo divertiti a pensarle tutte (ma non proprio tutte) mettendoci dentro tutte le esperienze di questo mezzo secolo di “zingarate” ficcandoci dentro i temi a noi più cari con l’esperienza e tutti gli errori commessi. Quindi un libello surreale ma reale.
Settembre, il mese del rinnovamento e dei buoni propositi, e anche quello di iscrizione ai tanti corsi come le palestre che si scatenano a inizio autunno.
Così è anche il periodo dei corsi di escursionismo “base” e di escursionismo “avanzato” proposti dai tanti CAI sparsi per l’Italia e dalle variegate associazioni che pullulano sul territorio.
Tutte più o meno, con differenze minime, affrontano temi di pedagogia montana con competenza e autorevolezza che spaziano dal Mondo della Montagna, al Paesaggio, alla Flora e Fauna, all’Orientamento e alla Cartografia, alla Sentieristica, all’Organizzazione e Rischio di una Escursione, al Primo Soccorso, alla Meteorologia, allo Zaino. Pochissime differenze nel “piano di studi” se non per il modo di affrontare questi temi da parte dei docenti.
Dopo questi corsi, forse, si è pronti a partire in sicurezza. Nulla da obiettare è ben giusto formare degli escursionisti consapevoli e responsabili.
Ma se tutto ciò fosse narrato con un po’ più di leggerezza, allegria, con qualche titolo più accattivante potrebbe essere l’occasione per riderci un po’ su ed imparare lo stesso, magari col sorriso.
Certo 27 anni di accompagnamento in montagna, mille esperienze fatte, alcuni libri scritti con passione e percorrenza reale dei sentieri, 30 anni da editore, mi hanno offerto lo spunto per arricchire il panorama dei corsi e delle docenze con questo libretto leggero, in cui i temi si affrontano con allegria e piccoli suggerimenti, a volte anche polemici e caustici. Forse, assolutamente, qualcosa di insufficiente o alternativo ai corsi ma sicuramente integrativo con riflessioni disparate ma legate dalla voglia di comunicare qualcosa in più e qualche guaio in meno. Se poi vi piacciono i disegni di ogni capitolo, quelli non li ho fatti io, ma il mio grande amico escursionista Marcello Morisani (Marcellus Pinxit) che con spirito graffiante e pungente ha integrato i miei pensieri cogliendo l’anima e il cuore dello scrivente con immagini che dicono di più, molto di più dei miei allegri e dissacranti pistolotti”. Grazie Marcello.
Il Libro
Edizioni il Lupo, esperta in guide e saggi dedicati al cammino, pubblica un “pamphlet” allegro ed ironico, surreale e reale allo stesso tempo, sui vezzi e i vizi della montagna, col proposito di indagare su curiosità e aneddoti dedicati al mondo degli escursionisti. A scriverlo in prima persona è l’editore, Carlo Coronati, abile trekker e già autore, tra gli altri libri, del recente “Roma, Guida per esploratori urbani”.
Titolo: Tutto quello che avreste voluto sapere sull’escursionismo ma nessuno vi ha mai detto
Autore: Carlo Coronati
Coordinamento Editoriale: Camilla Coronati
Realizzazione e impaginazione: Margherita Presti
Immagine di copertina e disegni: Marcello Morisani
1^ edizione: Novembre 2022 – ISBN: 9788888450896 – Prezzo: € 10,00 – Pagine: 100
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